Melissa d’Inverno

La serie pittorica, dal titolo Melissa d’Inverno, osserva ed esplora un gesto di danza eseguito dalla danzatrice Melissa Cosseta durante la pièce Inverno prodotta nel 2017 dalla compagnia Giardino Chiuso per la coreografia di Patrizia de Bari, drammaturgia di Tuccio Guicciardini, elementi scenografici e live visuals di Andrea Montagnani.

Il progetto nasce da uno sguardo incantato di fronte ad una foto scattata da Francesco Spagnuolo a Melissa Cosseta e pubblicata nell’articolo firmato da Marinella Guatterini sul domenicale de Il Sole24ore nel luglio 2017.

Melissa compie un gesto in uno spazio senza tempo, indefinibile nella successione dei movimenti. Il gesto consegue ad un innalzamento della figura o precede un suo sprofondamento nel basamento? Le estremità si collegano o si confondono nello spazio che descrivono?

Questi ed altri interrogativi muovono il lavoro dell’autore, teso a ricercare il perché di tanto incanto. Lo portano a scavare nella figura per trovare le ragioni della suggestione che il gesto evoca.
Nello studio la figura viene semplificata e schiacciata sulla tela. Parti del corpo indipendenti si confondono in colori comuni e si collegano evocando movimenti. Si evidenziano geometrie nascoste nella realtà. Una ricerca che prosegue a lungo e potrebbe continuare senza fine, come segnalano i titoli delle opere, classificate con i numeri della serie di Fibonacci, a partire dal terzo numero, 1, per terminare con il numero 2584.

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